Verbale Spiazziverdi
presenti: Michele, Mattia, Maura, Sandro, Mario, Daniela, Eliana
Prima della riunione Michele, Mario e Gaetano discutono della possibilità di creare e gestire un bio-lab in quello che è attualmente il laboratorio di ceramica con la possibililtà di aprire un bio-bar permanente nella Sala Espositiva Grande (che d’ora in poi chiameremo “salotto”). Si è ragionato sulla necessità, soprattutto per il gruppo di Spiazziverdi, di avere un luogo con quelle caratteristiche. Abbiamo notato che nei mesi di Biennale le attività di Spiazzi scompaiono ed è poi difficilissimo riavviare una programmazione. Il gruppo di Spiazziverdi, che d’estate è comunque presente all’orto delle Zitelle e probabilmente dalla prossima primavera in altri spazi verdi di Venezia, ha comunque bisogno di una “base” dove sperimentare tecniche di trasformazione di alimenti (un laboratorio che abbiamo denominato “bio-lab”) ma soprattutto un punto di ritrovo dove coltivare buone pratiche di convivialità.
Per Spiazziverdi la formazione di una comunità urbana può considerarsi come la finalità principale e l’orto, il bio-bar, il bio-lab, le sale espositive di S. Martino dove proporre tematiche artistiche-ambientali-sociali, i laboratori di Forte Marghera dove sperimentare pratiche di autocostruzione (vedi ad esempio autocostruzione di pannelli solari), S. Giobbe (per sviluppare la parte didattica) ma altri luoghi che ancora non sappiamo (anche al di fuori di Venezia) potrebbero tutti far parte di un progetto complesso che rafforzerebbe la messa in pratica di un concetto semplice, condivisione di saperi, luoghi e strumenti per poter cambiare, insieme.
Abbiamo accennato alle “transition town” e a quello che Spiazziverdi ha prodotto nel suo breve percorso di vita, ebbene abbiamo seguito forse inconsciamente (ma viste le conoscenze e le capacità specifiche dei vari componenti del gruppo non lo credo proprio) quelle che sono le linee guida per compiere un salto di qualità da società dei consumi a società dei “valori d’uso” (vedi Ivan Illich).
tornando al bio-lab, Gaetano analizzava il possibile cambiamento della filosofia di Spiazzi, da laboratorio di materie “inerti” (che verrebbe comunque mantenuto a Forte Marghera) si tratterebbe di sperimentare un laboratorio che non sarebbe una mera cucina per i soci che frequentano Spiazzi ma un vero e proprio luogo del “fare” cultura.
Si è ipotizzato di sottolineare ai probabili futuri partner (Padiglioni della Biennale, grandi istituzioni) il valore aggiunto di un luogo con queste caratteristiche; ciò aumenterebbe l’interesse dei visitatori che non sarebbero solo consumatori di immagini ma si ritroverebbero in un ambiente di relax che va oltre l’arte, un vero e proprio “salotto”.
Si potrebbe assistere, nel corso degli eventi pubblici, ad una sorta di “inaugurazione permanente” (vedi l’esperienza di Michele Gervasutti della Fondazione Gervasutti in F.ta di S. Anna).
Eliana si è resa disponibile ad informarsi per le possibili licenze (circolo o licenza temporanea di somministrazione di bevande)
Dopo questa introduzione sarebbe utile riuscire a declinare i singoli progetti che rientrano in un macro-progetto che potremmo provvisoriamente denominare “comunità urbana”
Alla prossima riunione discuteremo ancora per stendere un documento da presentare al direttivo
Incontri
Si sono definiti tre tipi di incontri:
· serate su temi vari legati soprattutto a temi ambientali, di interesse pubblico e aperti al pubblico (finanziati dall’Assessorato all’Ambiente)
· incontri su temi che serviranno a SpiazziVerdi per lo sviluppo di una comunità urbana (intensivi, della durata anche di tutta la giornata e riservati ai soli membri di spiazziverdi)
· laboratori e corsi pratici (fare il pane, il saponi, ecc), a pagamento o/e (avanzo proposta, a banca del tempo)
Brevemente, anche ad insaputa di quelli che non erano presenti, elenchiamo i progetti con (in grassetto) i referenti di progetto e i soci che sono interessati a parteciparvi
S. Giobbe (Dora?)
riunione da Barbara, Eliana invia mail a Michele, Michele mette sul blog, e mail a google-group, ci va Maura e forse Dora (la sente Eliana)
Cittadinanza attiva
Mattia ha chiamato degli amici di Rovereto, che organizzano degli incontri sulla progettazione partecipata e sono disponibili a venire a Venezia per un incontro di una giornata intera a gennaio (aperto a noi e alle S.Giobbine).
Bel&caro sezione iniziative pubbliche (referente: eliana)
cappello sulle comunità urbane
consenso
partecipazione
gestione bio-lab
Zitelle ricerca e sperimentazione (Maura) Bel&Caro
Zitellone (Sandro, Mattia, Michele, Daniela, Crescens, Dora, Mariella)
Cucina (Mario/a, Michele)